venerdì 9 ottobre 2009

LETTERA DI CITTADINI PER GLI ALBERI A L'ESPRESSO
Firenze. 9 Ottobre 2009

Alla Redazione de L’Espresso

Stiamo rispondendo con grande speranza di essere letti sull’argomento che ci sta moltissimo a cuore “abbattimento di alberi in zone urbane”; abbiamo letto il Vs articolo riguardante Roma; pensando che vi interessi sapere quello che avviene a Firenze Vi inviamo l’indirizzo del ns blog (http://cittadiniperglialberi.blogspot.com./) su cui troverete illustrata la situazione di questa città.
Il problema di Firenze è che da anni l’amministrazione comunale sta procedendo ad una vera e propria deforestazione, sia in Parchi Storici e vincolati, sia a piacere in vie e Piazze della Città.
Il motivo addotto è (in generale) che si tratta di alberi malati, praticamente mai (eccetto rarissimi casi) rispondente al  vero.
Hanno cominciato con il Parco delle Cascine, da cui sono sparite querce secolari a centinaia, poi sempre Cascine, nel Viale degli Olmi, facendo strage del grande viale, onde consentire il transito della cosiddetta Tramvia linea 1 (un doppio binario ferroviario) dopo averne modificato la destinazione  del PRG da Parco a “zona di pubblici servizi”. Incredibile ma vero: prog. 161/ prot. 183 e prog. 173 prot. 202.
Indi hanno distrutto (con mancata tutela della Soprintendenza) un Viale della Rimembranza (Viale Morgagni) come opera propedeutica al passaggio della Tramvia.
Attualmente stanno radendo al suolo un sito vincolato (e senza Nulla Osta specifico) gli “Ex Macelli di Firenze” ( progetto urbanistico di Giuseppe Poggi e progetto architettonico del suo allievo Felice Francolini, 1867) con relativo bellissimo Parco, per la cantierizzazione della linea di sottoattraversamento TAV e realizzazione della stazione sotterranea Foster.
Su” Il Corriere Fiorentino” con un titolo a nove colonne in prima pagina oggi  è apparsa la notizia delle prime conseguenze dello scavo della trincea in cui sarà gettata la galleria a doppia canna della Tav: TRE EDIFICI LESIONATI E ABBASSAMENTO DI 4-5 METRI DEL LIVELLO  DELLA FALDA verificato da un pozzo privato, a motivo del pompaggio ininterrotto  delle acque del sottosuolo che lo scavo incontra.
 La realizzazione della Tramvia porterà allo stravolgimento degli storici Viali del Poggi e delle Piazze ottocentesche attorno alle antiche porte, con abbattimento di centinaia e centinaia di alberi secolari; ma  la realizzazione del sottoattraversamento TAV comporterà la messa  in rischio idrogeologico (v. Bologna, ma ancora peggio) tutta la Città: la falda freatica su cui galleggiano abitazioni e monumenti verrà tagliata e privata della sua naturale alimentazione proveniente dal versante collinare nord.
Le acque, bloccate dalla galleria a doppia canna, una vera e propria diga sotterranea, arriveranno a sboccare in Arno solo a mezzo di “pompe”, sistema davvero inefficace in caso di grandi precipitazioni se non di alluvione.
Proprio ieri l’Autorità di Bacino dell’Arno, Pres. Gaia Checcucci, ha dichiarato che il bacino è in sicurezza per il 60%: nel restante 40%  a rischio si trovano 2.000.000 di persone da Firenze (compresa) a Pisa, alla foce. Per tacere delle opere d’arte, dei monumenti e della Cupola.
Attualissima è la pretesa dei gruppi immobiliari facenti capo a Ligresti, Della Valle e quant’altri di mettere la mani sulla Piana di Firenze, da Castello all’Osmannoro,  già con destinazione Parco Metropolitano, ricco di acquitrini storici, tutelati come Zone SIC e ZPS da normative europee, statali e regionali, fondamentali per la migrazione transcontinentale dei volatili palustri.
A nostro avviso ci sarebbe bisogno della seconda puntata de “il Tram e la cupola”, solo che ora al tram se ne sono aggiunte tante e poi tante: cambiano le facce ma le scelte infauste rimangono le stesse. Sapendo che non vi è mancato mai l’entusiasmo, la grande professionalità  e in molti casi il  coraggio che ci vuole per affrontare le grandi inchieste  mettendo allo scoperto le magagne indipendentemente dalla parte politica, merce rara, di questi tempi, noi, come movimento a-partitico e a-politico di cittadini uniti nella ricerca di merci altrettante rare, il BUON  SENSO, BUON GOVERNO e LEGALITA’ senza guardare con mente preconcetta chi è il singolo attore/i del momento, siamo disponibili a fare la nostra parte, mettendoci a vostra disposizione per qualunque documento, atto (anche se la legge sulla trasparenza è carente per i cittadini) o informazione più dettagliata di cui possiate eventualmente aver bisogno. Comitato Cittadini per gli Alberi.

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