Libero comitato di liberi cittadini che vogliono difendere il loro diritto al al verde e alla bellezza anche in città, di qualunque provenienza o credo politico siano. Anche su facebook:https://www.facebook.com/cittadinialberi?fref=ts
Questo è il blog da cui vengono portate avanti le istanze degli oltre 700 cittadini firmatari degli esposti e delle petizioni per fermare il massacro degli alberi a Firenze. L'obiettivo è creare una community fra tutti i fiorentini e gli italiani che vogliono alberi e natura anche nelle loro città.
CHI NON RISPETTA L'ALBERO CHE HA DATO VITA ALLA TERRA NON POTRA' MAI RISPETTARE NEANCHE LA COMUNITA' DEGLI UOMINI. Per questo il cordone ombelicale di un bambino Cherokee viene appeso ad un albero, affinchè cresca come un vero uomo nella sacra alleanza con la natura. (da: perle di saggezza Cherokee)
martedì 6 ottobre 2009
ABBATTIMENTO ALBERI PARCO STORICO EX MACELLI: LO SDEGNO DI CITTADINI PER GLI ALBERI
E così un altro scempio è stato compiuto ai danni dei cittadini, un altro Parco è stato distrutto, altra gente è stata privata di un bene prezioso, il diritto di avere a disposizione un luogo bello e salutare dove trascorrere ore piacevoli a fare passeggiate, giocare, parlare: siamo stati di nuovo privati del ristoro più elementare, il godimento di bellissimi alberi che, nascostamente, da decenni hanno regalato ossigeno al nostro quartiere dall’aria tanto inquinata e che ora, senza il minimo senso logico, senza pudore, senza vergogna, vengono spazzati via, ora possiamo dirlo, con l’assenso del Sindaco (dato che non ha mosso un dito per impedirlo pur avendone il potere).
Ricordiamo: nel suo altisonante discorso di insediamento e successivamente nell’altro, più dettagliato, ci parlava del ‘diritto’ dei Cittadini ad avere un parco a non più di 10 minuti di distanza da casa (richiamando il rapporto di English Nature e il Progetto URGE Making Greener Cities che Cittadini per gli Alberi gli aveva fatto pervenire), ci ha parlato di bambini, uccellini, alberi e laghetti, forse preparandosi per un concorso di poesia locale, chissà. Di sicuro ci ha preso in giro (continua a leggere l'articolo ocmpleto su POSTS)
E poco importa se altri cittadini ancora si fidano delle sue promesse e i suoi ‘vedremo, vediamo’: Cittadini per gli Alberi oramai sa di avere di fronte a sé non un continuatore di Domenici, ma molto di più, un suo alter-ego solo più ciarliero.
E così la distruzione ambientale di Firenze continua come se niente fosse, mentre si parla di ‘spazi di aggregazione’ che vengono eliminati con un colpo di spugna. Ieri, passando dal quel tristissimo luogo che ormai è diventato l’ex Viale Morgagni, abbiamo visto dei ragazzini giocare al pallone nello spiazzo antistante una banca, uno spazio di proprietà privata, un quadrato di non più di 18 mq. A poche decine di metri,viene spontaneo posare lo sguardo sullo spazio enorme, inutilizzato da decenni, della ex Galileo.
Vogliono farne (forse in un’altra vita) un museo di arte contemporanea, in cui potranno esporre imbrattatele, in cui pane raffermo e vecchi scarponi incollati su tela saranno nobilitati come “opere d’arte”. Ma che cosa può crescere nel cuore e nella mente di un ragazzo che non ha dove poter giocare??
Ora anche i Della Valle proclamano la loro volontà di fare un altro ‘museo di arte contemporanea’ (come compensazione culturale di un a-culturale spaccio di scarpe). Ed eccoci al paradosso, anche in questa città, come a Messina, si pensa ai progetti ‘di alta cultura’, a utopie ‘faraNoiche’ (non è un refuso) a ‘lasciare il segno’, con opere che nessuno apprezzerà mai perché oltre a stravolgere il paesaggio, piovono paternalisticamente dall’alto e non hanno radici in terra.
Al contrario oggi abbiamo 163 alberi in meno, e tante radici sono state divelte oltre a quelle degli alberi. Per che cosa?? Per chi??? Il Comitato Cittadini per gli Alberi, dopo una breve riunione, ha deciso di voltare pagina definitivamente. Dato che perdura ostinatamente la guerra contro il patrimonio arboreo, che lo si ricorda, appartiene ai cittadini, dopo la ‘bufalina’ della mozione di preavviso di 30 gg. per gli abbattimenti che accoglie soltanto una minimissima e insufficiente parte delle richieste di trasparenza dei cittadini e non offre nessuna garanzia di veridicità (pubblicheremo un post apposito su risposta Ass. Scaletti a Razzanelli), noi ci limiteremo a raccogliere tra la popolazione lo sdegno dilagante che queste illogiche, folli decisioni hanno contribuito a far crescere esponenzialmente in questi ultimi mesi.
La stazione Foster, la TAV (che per risparmiare pochi minuti ci assicura una spesa pubblica al di là
di ogni buon senso comune e che ci assicura un disastro idrogeologico a cui CERTAMENTE Firenze sarà esposta con la diga sotterranea), la ‘ecologica’ tramvia che per il transito urbano di treni lunghi 32 metri abbisogna di 8 metri di carreggiata e deve far fuori tutti gli alberi in città e altro, molto altro purtroppo, il pressappochismo con cui sono state concepite saltando a piè pari leggi e regolamenti, faranno sì, a questo punto c’è da augurarselo, in un COLLASSO DI CONSENSO per chi male interpreta il proprio ruolo di amministratore “pro tempore” del patrimonio di una Comunità civile, per chi asseconda la brama di “far correre i soldi”, non i treni!
Il Parco dei Macelli, mai aperto al Pubblico, non esisterà mai più, senza un motivo al mondo se non l’alta…voracità; il Viale Morgagni, di cui si è voluto cancellare il ricordo, unico Viale di Rifredi degno di questo nome, e primo Viale della Rimembranza, in palese disprezzo per le giovani vittime della Grande guerra; il Parco Monumentale delle Cascine, deturpato irrimediabilmente al cuore, con l’abbattimento delle oltre 200 querce inglesi e l’intrusione di due carreggiate ferroviarie; così come tutte le strade, giardini e parchi dove la “naturalità” e la storia sono state cancellate con sordida ignoranza.
Come recita la nostra slideshow: ci vogliono cento anni per fare un albero maestoso, ma solo un minuto per abbatterlo…noi aggiungiamo solo che ci vuole l’impegno di tutti per ‘abbattere’ la mostruosità di tracotanti poteri trasversali che sono accomunati da una avidità di profitto senza vergogna, e da una arrogante politica/spettacolo senza pudore.
Non parlino più di ‘interesse pubblico’. E’ stato passato il limite di ogni decenza.
Cittadini per gli Alberi
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