Addio allo stadio a Castello
Scompaiono dal piano strutturale anche 100 mila metri quadrati di case
Piano strutturale, colpo di scena: nell´ultima versione, oggi in approvazione alla conferenza dei servizi Regione-Provincia-Comune scompaiono i 100 mila metri quadrati di nuove case previsti a Campo di Marte, sul viale Belfiore, a Rifredi. Scompare anche Castello come area per ospitare il nuovo stadio Fuksas-Della Valle.
Stadio nuovo, punto e a capo. Dall´ultima versione del piano strutturale - sarà approvata oggi dalla conferenza dei servizi tecnica di Regione, Provincia e Comune prima di finire (forse) in votazione nell´ultimo consiglio comunale del 20, 21 e 22 aprile per l´ok definitivo - scompare del tutto la location di Castello, indicata dal sindaco Leonardo Domenici come la più adatta all´interno del Comune di Firenze per accogliere il mega impianto progettato dall´architetto Massimiliano Fuksas per i Della Valle.
Nel testo non si fa alcun cenno alla possibile collocazione: si dice solo che lo stadio si dovrà spostare dal Campo di Marte e che sarà aperta una consultazione con i comuni dell´area metropolitana per trovare la o le aree indicate ad accoglierlo. Cancellata la proposta della giunta comunale del 30 settembre 2008 di individuare nell´Utoe 2 (la zona di Castello appunto) una sede possibile per il nuovo stadio. Niente proposte alternative: il piano strutturale prende solo atto della necessità di trasferire lo stadio ma non dice dove.
Addio stadio a Castello dunque. Fine di una voce circolata per più di un anno e poi diventata scelta politica della giunta comunale. Era già stato il consiglio comunale, dopo il caos dell´inchiesta giudiziaria della Procura sull´area di Castello ancora sotto sequestro, a chiedere, con un ordine del giorno del 2 dicembre 2008, lo stop all´operazione Castello. Stavolta è ufficiale: tutto scritto nelle carte del piano strutturale.
Che tuttavia non riserva solo questa sorpresa: dal testo finale saltano anche i 100 mila metri quadrati di nuove case lungo le aree ferroviarie (di cui 45 mila a Campo Marte e altri 55 mila tra Rifredi, Belfiore e Rovezzano) previsti nel protocollo d´intesa tra Comune, Regione, Provincia e Ferrovie firmato a fine 2008. Quell´accordo (il Comune riceve l´area della Leopolda per farci il nuovo teatro comunale, le Ferrovie ottengono la possibilità di edificare lungo i binari) dovrà essere recepito in seguito e al di fuori del piano strutturale come aveva ipotizzato la giunta comunale.
Non solo: nel piano che la conferenza dei servizi si appresta ad approvare oggi (il Pdl e i comitati cittadini chiedono alla Provincia guidata da Matteo Renzi, candidato sindaco Pd da mesi critico sul piano, di opporsi all´ultimo tuffo), sono cancellati tutti gli aumenti di volumetrie previsti successivamente al 2007, quando il piano fu adottato. Sull´area della Seves, la fabbrica di Castello in crisi, si dice che non saranno consentiti cambi di destinazione d´uso da produttivo a residenziale e che il trasferimento della fabbrica sarà possibile solo previo accordo con le istituzioni e nell´area metropolitana. Ieri in consiglio comunale rimandato ancora il piano di recupero (scaduto) per il multiplex di Novoli.
(07 aprile 2009)
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