mercoledì 23 agosto 2017

PROCURA CHIEDE RINVIO A GIUDIZIO PER 7 ADDETTI AL VERDE DEL COMUNE DI FIRENZE: NON E' UNA SORPRESA!!

TRATTO DA LA REPUBBLICA, 11 AGOSTO 2017 ARTICOLO DI FRANCA SELVATICI


"Verde, processate 7 dipendenti comunali"

LA PROCURA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER FALSO IN ATTO PUBBLICO E DETURPAMENTO DI BELLEZZE NATURALI
FRANCA SELVATICI
DAL palazzo di giustizia di Novoli lo spettacolo di viale Guidoni completamente scalpato è desolante. Le decine di alberi abbattuti saranno sostituiti con piante si spera un po' più gradevoli e frondose dei brutti pini neri scomparsi per sempre. Tuttavia il taglio delle piante nei giorni più caldi dell'anno ha privato il viale di quel minimo di ombra e refrigerio che potevano dare e ripropone il problema della gestione del verde pubblico nel Comune di Firenze. Gestione che alla procura non appare idonea né alla tutela del patrimonio arboreo né a quella delle casse del Comune e per la quale il pm Gianni Tei ha chiesto il rinvio a giudizio di sette dipendenti comunali, fra cui i responsabili della Direzione Ambiente e del Servizio Qualità del Verde Pietro Rubellini e Stefano Cerchiarini. A tutti contesta il falso in atto pubblico e il deturpamento di bellezze naturali. L'inchiesta prende in esame 49 affidamenti dal 2011 al 2014. Alla procura non risulta che sia stata bandita una gara per la manutenzione ordinaria del patrimonio arboreo pubblico "con orizzonte pluriennale". Invece gli appalti sarebbero stati frazionati artatamente in più lotti e il Comune sarebbe ricorso alla "somma urgenza" e ad affidamenti diretti anche per lavori regolarmente programmabili e non resi necessari da eventi imprevisti (infatti dalle imputazioni sono esclusi i lavori eseguiti dopo eventi atmosferici straordinari come il tornado che il primo agosto 2015 devastò Bellariva). Su 49 assegnazioni prese in esame, 36 sono avvenute in affidamento diretto con ribassi medi del 3,895%, di cui 24 per lavori dichiarati di "somma urgenza", 7 per manutenzione ordinaria e 5 per manutenzione straordinaria; altri 12 affidamenti sono avvenuti mediante cottimo fiduciario, con ribasso medio pari al 21,647%; in un caso è stato bandito un appalto applicando la disciplina dei contratti sotto soglia. Valore complessivo degli appalti: un milione e 133 mila euro. A una azienda, Acer Giardini, sono stati assegnati 13 lavori, di cui 12 in affidamento diretto. Fra le pratiche esaminate c'è l'assegnazione in "somma urgenza" della rimozione di tronchi e fronde dal Mugnone dopo precedenti lavori di abbattimento e potatura degli alberi in via Caracciolo. Perché non ricomprendere anche la rimozione nei lavori già affidati? Per la procura si tratta di una artificiosa ripartizione. La rimozione di vegetazione infestante lungo il viadotto dell'Indiano fu affidata in "somma urgenza" ma la maggior parte dei lavori riguardava una prevedibilissima pulizia delle scarpate.
Secondo la procura, la mancata regolare programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria ha determinato lo scadimento delle condizioni di molti alberi, sicché è stato necessario abbatterli anche nelle zone sottoposte a vincoli paesaggistici e ambientali come i viali dei Colli e di circonvallazione, il viale Torricelli, il parco delle Cascine, piazza della Vittoria. E il Comune ha eseguito i tagli senza aver richiesto l'autorizzazione della Soprintendenza, che invece esige dai privati. In tal modo, secondo le accuse, il patrimonio arboreo è stato deteriorato e alterato e certamente non arricchito, visto anche che per anni il Comune ha ignorato la legge, in vigore dal 1992 e rafforzata nel 2013, che impone di piantare un albero per ogni bambino nato o adottato: se fosse stata rispettata, oggi Firenze avrebbe almeno 34mila alberi in più.
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GLI AFFIDAMENTI
Nel mirino 49 lavori: l'ipotesi è che si sia ricorso alla "somma urgenza" in casi programmabili
LE ACCUSE
Secondo il pm la mancata regolare manutenzione avrebbe fatto deteriorare le piante
L'INCHIESTA
Al termine delle indagini chiesto il processo per sette dipendenti comunali

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