domenica 22 novembre 2015

LE BUGIE DI NARDELLA SUI MINI-MARKET: ECCO LA VERA RISPOSTA DELL'UNESCO ALL' APPELLO DI MARZO PER FIRENZE...E ARRIVANO GLI ISPETTORI

THE ORIGINAL LETTER IN ENGLISH OF UNESCO PARIS, ON THE STATE OF DANGER FOR THE CITY OF FLORENCE, ITALY, IS AVAILABLE TO ANYONE WITH THE DROPBOX LINK, CONTACT US TO HAVE IT!!

E' con grande piacere che vi sottoponiamo la traduzione di Cittadini per gli Alberi della risposta dell'Unesco all'appello promosso da Primo Popolo Florentia/CpgA e sottoscritto da molte note personalità della cultura fiorentina e estera. Nella risposta si parla dell'opportuità di inviare una Commissione di esperti per valutare la situazione critica di Firenze: NATURALMENTE LA STORIA INVENTATA DAL COMUNE DI FIRENZE X NON PERDERCI LA FACCIA ERA UNA BUFALA: LE BACCHETTATE ARRIVANO PROPRIO SUI FOLLI PROGETTI INFRASTRUTTURALI DI FIRENZE E....ALTRO FIGURACCIA DELL'ITALIA (MANDERANNO IL TAPIRO A PALAZZO CHIGI?!): L'ITALIA NON AVEVA NEANCHE INFORMATO L'UNESCO DEI PROGETTI IN CORSO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ERA ORA, SPERIAMO ARRIVINO PRIMA DELLA PIENA!!!!


                                                                   
United Nations
Educational Scientific and                                                                   
Cultural Organization
Cultural Sector                                                                   
Division for Heritage
                                                                                              
     Signora Vincenza Lomonaco
     Ambasciatore Permanente
     Delegato dell’Italia
     Presso UNESCO
     Hotel de Gallifet
     73, rue de Grenelle
    75007 Paris


Ref: CLT/HER/WHC/7960/IT/AS/KR                          27 maggio 2015

Oggetto: revisione tecnica di ICOMOS del rapporto sullo stato di conservazione del  “Centro Storico di Firenze”  Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Gentile  Ambasciatrice                                      

Oltre alla nostra precedente lettera dello scorso 6 maggio, Le allego una relazione tecnica redatta dall’ICOMOS in merito al rapporto sullo stato di conservazione del sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità denominato “Centro Storico di Firenze”, sottoposta al World Heritage Centre dalle autorità italiane il 30 gennaio 2015.

Nella relazione  ICOMOS raccomanda che altri documenti, inclusi i dettagli tecnici e le valutazioni di impatto di tutti i progetti infrastrutturali che possano interessare il sito in oggetto o le sue immediate vicinanze, siano presentati dalle autorità italiane il prima possibile, affinché  ICOMOS li possa valutare nel dettaglio.

ICOMOS ritiene opportuno, secondo le informazioni che saranno fornite,  che lo Stato Italiano inviti nel Centro Storico di Firenze una Missione di Consulenza  per consentire agli esperti ICOMOS di esaminare le eventuali misure di mitigazione, in particolare le misure adottate per contenere vibrazioni e i rischi di alluvione delle infrastrutture sotterranee.

Si richiede alle autorità italiane di sottoporre al World Heritage Centre tutte le informazioni e i documenti richiesti per permettere a ICOMOS di valutare lo stato di conservazione del sito in oggetto.

Desidero cogliere l’opportunità di ringraziarla per la collaborazione e il sostegno per l’attuazione della World Heritage Convention.


La prego di accettare, gentile ambasciatrice, i sensi della mia più alta stima.

                                                                                        Kishore Rao
                                                                                        Direttore del World Heritage Centre
                                                                                                                                                   
Allegati 1
cc. alla Commissione Nazionale per l’Unesco in Italia
     Punto Focale Nazionale per Word Heritage
     ICOMOS International



                                                         Relazione tecnica di ICOMOS

Sito: Centro Storico di Firenze
Stato: Italia
ID Sito: 174
Data iscrizione: 1982
Criteri: (i)(ii)(iii)(iv)(vi)
Progetto: Gennaio 2015 rapporto sullo stato di conservazione




1.            Identificazione
Centro storico di Firenze Italia iscritto dal 1982 sotto i criteri (i).(ii).(iii).(iv).(vi)

I progetti e i temi valutati in questo esame tecnico riguardano:
          la realizzazione delle linee tranviarie attraverso il centro storico di Firenze;
          la realizzazione di tunnel per i treni ad alta velocità sotto la città di Firenze;
          la vendita di complessi monumentali pubblici o semi-pubblici (palazzi, conventi ed anche la Rotonda Brunelleschi) a soggetti privati e il loro cambio di destinazione di uso (ad esempio a fini residenziali);
          la realizzazione di due costruzioni sotterranee ad uso parcheggio;
          il progetto di realizzazione di una linea tranviaria sotterranea attraverso il centro storico di Firenze.

2.            ANTEFATTO

La retrospettiva Dichiarazione di Eccezionale Valore Universale (EVU) è stata adottata nel 2014 nel corso della 38.ma Sessione della Commissione del World Heritage per il Patrimonio Mondiale, stabilendo che: “Il Centro Storico di Firenze è percepibile come una realizzazione assolutamente unica sotto il profilo sociale e urbano, il risultato di una creatività  perdurante e continua, che include musei, chiese, edifici e opere d’arte di incommensurabile valore. Firenze ha avuto un’ influenza predominante sullo sviluppo dell’architettura e delle belle arti, prima in Italia e poi in Europa.  E’ nel contesto di Firenze che ha avuto origine il concetto di Rinascimento. Tale eredità conferisce a Firenze qualità storiche ed estetiche uniche.”


Riassunto dei progetti in esame e dei problemi sollevati


A partire dai primi  del 2014 il World Heritage Centre  ha ricevuto missive concernenti  diversi aspetti che potrebbero avrebbero ripercussioni sul Centro Storico di Firenze, tra cui:
          la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia, che passerebbe vicino ad alcuni monumenti,  ovvero la Fortezza da Basso, la Piazza S. Marco con il Convento e la Chiesa, l’area della Galleria dell’Accademia;
            pianificazione di  tramvia sotterranea o mini-metro sotto il centro storico (con fermate previste nei punti di maggiore interesse);
          la costruzione dei tunnel per il Treno ad Alta Velocità che connette Napoli con Milano. Il tragitto dei tunnel attraversa il centro storico sotto i bastioni della Fortezza da Basso e prosegue lungo i suoi confini per alcuni chilometri;
            eccessiva pressione turistica,  insufficiente gestione del turismo  e assenza di una strategia che affronti la diversa tipologia dei turisti, valutati intorno ai 16.000.000 all’anno;
          la vendita e cambio di destinazione di uso/frazionamento  di molti palazzi  o complessi storici pubblici o semi-pubblici e il caso particolare di S. Maria degli Angeli, un importante complesso a più livelli con preminente fase rinascimentale, al quale è collegata la Rotonda del Brunelleschi, prototipo sperimentale, in scala ridotta, della cupola di S. Maria del Fiore.


Documentazione consultata

Oltre alla documentazione ricevuta dal Centro per il Patrimonio Mondiale nel febbraio 2015  ICOMOS ha esaminato la sezione II del questionario del rapporto periodico e il piano di gestione per il Centro Storico di Firenze. Inoltre, per avere ancora più dettagli sui progetti, la pressione turistica e la vendita e la trasformazione di complessi monumentali di proprietà pubblica all’interno del Centro Storico Patrimonio dell’Umanità, ICOMOS ha consultato anche i seguenti siti web:


http://centrostudituristicifirenze.it/blog/turismo-nella-citta-metropolitana-di-firenze-nel-2014/
http://mobilita.comune.fi.it/tramvia/
http://www.comune.fi.it/materiali/tramvia/0092_C11-PE-PMA-RL-003_r04_POMA.o.pdf
http://osservatorioambientale.nododifirenze.it
http://pianostrutturale.comune.fi.it/progetto_parcheggio_brunelleschi.html
http://notavfirenze.blogspot


Infine si rileva che data la scarsa definizione delle immagini presenti nel rapporto sullo stato di conservazione del sito sottoposta dallo Stato in oggetto,  che rende difficile la lettura della  documentazione grafica, ICOMOS ha dovuto pertanto avvalersi di informazioni aggiuntive.

3.  Analisi

Le linee 2 e 3 della tramvia

Il progetto era già stato reso noto al pubblico dal 2008, quando fu tenuto un referendum comunale per comprendere la posizione dei cittadini riguardo al progetto tramviario. I lavori di costruzione sono iniziati nel maggio 2014. Una delle linee, la 2,  attraverserà l’area del Centro Storico vicino alla Fortezza da Basso, per proseguire lungo l’anello dei viali, (coincidente con i confini del Centro) e terminare vicino all’Accademia, attraverso via La Pira, Piazza San Marco e via Cavour.  La linea 3 si fermerà invece alla Stazione di Santa Maria Novella senza entrare nel Centro Storico, ma costeggiandolo lungo la Fortezza da Basso.

Lo Stato Italiano riferisce che la soluzione attualmente adottata per la linea 2  della tramvia è frutto di una modifica al progetto originario (che inizialmente prevedeva il passaggio accanto al Battistero e al Duomo), in modo da evitare il cuore del Centro Storico, in seguito alla richiesta di un’alternativa progettuale fatta da una Commissione Interministeriale responsabile dei finanziamenti.

ICOMOS rileva anche che, in base alle informazioni riferite nella lettera all’UNESCO DEL 10 marzo 2015,  confermate dalle informazioni sul sito del Comune di Firenze (http://mobilita.comune.fi.it/tramvia.) il tracciato della tramvia include effettivamente tratti in sotterranea.

ICOMOS rileva che il centro storico di Firenze è soggetto a rischio inondazione e la lettera del 10 marzo 2015 informa anche che la situazione idrogeologica di  vaste parti della città che comprendono il centro cittadino sono classificate a rischio molto alto ( R4). Queste condizioni particolarmente rischiose sono riportate nei relativi strumenti di pianificazione territoriale così come nei rapporti geologici, idrogeologici ed idraulici allegati ai progetti per la tramvia e per i tunnel dell’alta velocità (v. sotto).

Altri dettagli dovranno essere necessariamente forniti per questo progetto che includano approfondimenti tecnici e valutazioni di impatto per consentire un’ esaustiva valutazione d’impatto su questo sito di eccezionale valore universale.

Progetto per la tranvia sotterranea o mini-metro

La lettera  inviata al Centro per il Patrimonio Mondiale da un gruppo di cittadini nel marzo 2015 menziona l’esistenza di piani per la costruzione di una tranvia sotterranea passante sotto il centro storico di Firenze; la stampa italiana conferma che questi progetti esistono davvero anche se non si forniscono maggiori dettagli. La stampa informa anche che esistono delle alternative alla tramvia sotterranea che si svilupperebbero lungo l’anello dei viali.

ICOMOS considera che un simile progetto, in particolare se associato agli altri già approvati e in corso di attuazione, potrebbe avere un impatto potenzialmente negativo sul sito, a causa delle consistenti escavazioni sotto il centro storico di Firenze necessarie per il progetto; escavazioni che si aggiungerebbero ad altre significative operazioni di scavo già previste e in parte realizzate per i tunnel dei treni AV, oltre che per il traffico veicolare e per la tramvia.
Attualmente il grado dell’impatto non è noto.


ICOMOS rileva anche che pianificare ulteriori vaste escavazioni sotto il centro storico di Firenze oltre a quelle già progettate (vicino alla Fortezza da Basso e all’interno dell’anello dei viali) potrebbe minacciare la stabilità dei monumenti fiorentini sia durante i lavori, che dopo, a causa delle vibrazioni, ma soprattutto a cause della modifica degli assetti geologici e idrogeologici, a meno che non siano previste adeguate misure anti-vibrazione.

Altri dettagli di questo progetto dovranno essere pertanto necessariamente forniti, che includano approfondimenti tecnici e valutazioni di impatto, per consentire un’esaustiva valutazione dell’impatto su un sito di eccezionale valore universale.







I tunnel per l’Alta Velocità e nuova stazione ferroviaria.

I tunnel proposti sono collegati al progetto di costruzione di una nuova stazione per i treni ad alta velocità, distinta dalla Stazione di S. Maria Novella, dalla quale oggi partono e arrivano anche i treni dell’alta velocità.


ICOMOS  rileva che il lavoro sui tunnel per i treni AV ha già considerato il potenziale impatto sull’integrità di parti della Fortezza da Basso  e che in alcune porzioni dei bastioni sono previsti o un monitoraggio continuo oppure l’osservazione delle condizioni strutturali prima dell’inizio degli scavi (vedi disegni tecnici al sito web http://osservatorioambientale.nododifirenze.it/). Lo Stato Italiano informa che attualmente i lavori sono stati interrotti a causa di indagini giudiziarie oltre che per problemi tecnici.

Inoltre diversi comitati si sono mossi contro l’attuazione di questi progetti, nel tentativo di fermare i lavori e proporre dettagliate soluzioni alternative al passaggio dei treni ad alta velocità in Firenze.

ICOMOS considera che l’arresto imposto dalle inchieste giudiziarie e dai problemi tecnici potrebbe  certamente rappresentare un’opportunità per lo Stato Italiano per fornire maggiori dettagli e informazioni tecniche, oltre che valutazioni d’impatto, in modo da consentire una stima completa dei potenziali danni sugli edifici appartenenti al Centro Storico e in generale all’inestimabile valore del Sito, prima che ricomincino i lavori.

La pressione turistica e il cambio di proprietà e destinazione d’uso di complessi monumentali pubblici.

Nella lettera spedita a marzo del 2015 viene riferito che 13 grandi edifici storici sono in vendita o sono stati venduti, compresa la Rotonda del Brunelleschi, e che il Piano Strutturale per Firenze (2010-2014) consente trasformazioni sostanziali, cambiamenti di destinazione d’uso  e frazionamenti di palazzi e di ex conventi: pare che le superfici oggetto di trasformazione nel centro storico superino i 110.000 mq e raggiungano financo  i 200.000 mq.

Tale trasformazione potrebbe avere un impatto negativo sull’ integrità di questi edifici e sulla comprensione del loro uso e contributo originario al complessivo paesaggio urbano di Firenze. ICOMOS considera che, poiché  Firenze è stata iscritta in base al criterio (i) fra i siti patrimonio dell’umanità in quanto “realizzazione artistica unica”, e per come  essa riflette lo sviluppo dei principi architettonici che hanno avuto un’ influenza a livello mondiale, molti dei suoi principali edifici debbano essere considerati capolavori dell’architettura che dovrebbero essere preservati come monumenti.

Ulteriori dettagli devono essere forniti circa la visione del Sito in termini di approccio all’uso dei singoli edifici e di come si intenda garantire l’integrità dei suoi capolavori.

Conclusioni

ICOMOS osserva che da molto tempo sono stati pianificati e avviati diversi progetti su larga e media scala potenzialmente impattanti sull’Eccezionale Valore Universale del Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità, oltre che sui suoi caratteri distintivi, integrità ed autenticità, senza  che ne fosse preventivamente informata la Commissione del WH, attraverso la sua Segreteria, come richiesto dal paragrafo 172 delle Linee Guida Operative .

ICOMOS rileva che un gran numero di questi progetti infrastrutturali fanno riferimento ad opere nel sottosuolo. Alcuni di questi progetti si sviluppano direttamente sotto monumenti importanti (cioè la Fortezza da Basso) mentre altri progetti programmati (la mini-metro) prevedono il sotto-attraversamento del Centro Storico.

Dalle informazioni raccolte non è possibile valutare pienamente questi progetti. ICOMOS considera che debbano essere presentati al più presto i dettagli completi (incluso quelli tecnici e di impatto) dei progetti infrastrutturali che impattano sul sito o le sue immediate vicinanze. ICOMOS inoltre considera l’opportunità di avvalersi, a seconda delle informazioni ricevute, dell’intervento di una Missione  di Consulenza, che consenta agli esperti di avere dettagli particolareggiati, in particolare delle misure proposte per fronteggiare le vibrazioni e il rischio di inondazione dei lavori sotterranei.

4.            Raccomandazioni

Sulla base dei risultati delle analisi degli argomenti e della relativa documentazione disponibile, considerando che il Comitato non è stato mai informato su questi progetti dallo Stato Italiano, ICOMOS considera che c’è urgente necessità di ricevere maggiore informazioni dettagliate sui progetti succitati, incluso un’ adeguata documentazione tecnica e valutazioni di impatto, oltre che le misure proposte di mitigazione nel caso di progetti sotterranei, miranti al contenimento degli effetti delle vibrazioni e il rischio di inondazioni, in modo tale da consentire un valutazione dettagliata.

Per quanto riguarda le proposte di vendita di principali monumenti ai privati, ICOMOS considera che debbano essere forniti maggiori dettagli sulla visione generale del Sito e le modalità con cui si intende preservare l’integrità di questi capolavori architettonici, fornendo specifici dettagli per i singoli monumenti.

Infine ICOMOS osserva che, in base agli ulteriori dettagli forniti, potrebbe essere auspicabile una Missione di Consulenza sul Sito, per permettere ad esperti del settore di poter effettuare una completa valutazione di progetti e proposte di tale complessità.

A questo riguardo ICOMOS conferma la propria disponibilità e volontà nell’ assistere lo Stato Italiano. 



ICOMOS, Charenton-le-Pont
maggio 2015



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