Ponte dello
Statuto/Linea 3
Alla valutazione dei
cittadini non vengono esposte rappresentazioni razionali dei progetti, ma solo
elaborazioni computerizzate: viste prospettiche e dall’alto; è noto a tutti
come le elaborazioni virtuali possano essere ben lontane dal reale e non
costituiscano dato razionale.
Comunque un dato
reale allo stato rilevabile è la ALTERAZIONE PERMANENTE
E IRREVERSIBILE DELLA SISTEMAZIONE URBANISTICA STORICA del tratto Viale Milton/
Viale Strozzi a partire da Via Leone X- Via Crispi, fino al viadotto
ferroviario compreso, mediante:
-
costruzione di
un sottopasso ortogonale rispetto alla costruenda linea tramviaria 3 ( Ponte
allo Statuto), il cui livello sarà posto PARALLELO e ad una quota inferiore alla quota
dell’attuale piano di flusso del Torrente Mugnone.
Si noti che dal Ponte
dello Statuto a Viale Redi, il Torrente Mugnone
scorre sotto alle cosiddette Rampe del Romito ed è totalmente interrato
e canalizzato. Tale sistemazione risale agli interventi del Poggi (1864/1871).
IL SOTTOPASSO
STRADALE, COSI’ COME PROGETTATO, SI INSERIRA’ ENTRO L’ EX ALVEO MUGNONE ( opera
di deviazione ingegneristica di Pierfrancesco da Viterbo e Antonio da Sangallo
il giovane 1534-1537) ORA COMPRESO NELLE ACQUE DI FALDA.
Gli interventi
ingegneristici per lo spostamento del corso del Mugnone sono documentati in:
- Pianta di Firenze 1864, Andrea Bettini
Editore
- Sui lavori per l’ingrandimento di
Firenze 1864- 1871, Giuseppe Poggi ( pianta allegata al volume a pag. 338)
Il sottopasso in
progetto è rappresentato in: Comune di Firenze: Sistemazione Urbanistica SU 12.
Direzione nuove infrastrutture. Linea 3. staff progettazione tramvia.
-
Costruzione di
una piattaforma denominata “piazza pedonale” ( pubblicata sul giornale “IL
REPORTER” pag. 8 del 1 luglio 2014 edito a cura dei Consigli di Quartiere del
Comune di Firenze) in cui VIRTUALMENTE si rappresenta la vista dall’ alto della
piattaforma stessa attraversata dalla linea 3 a doppio senso di marcia, una corsia di
scorrimento traffico urbano una anziché
le 7 attuali).
Lo scopo della
piattaforma sarebbe “utile” a nascondere i vari dislivelli rilevati dal Poggi, tutt’ora in gran parte visibili e
che comunque fanno parte dei caratteri del paesaggio urbano, a formare un
grande “coperchio” su cui posare i binari della tramvia.
-
Inoltre, stando
alle virtuali rappresentazioni, si prospetta la creazione di manufatti e “zone
verdi” altamente distruttive del paesaggio urbano storico, dei prospetti e delle
sezioni, delle altimetrie degli edifici, IN CONTRASTO CON I GIARDINI OTTOCENTESCHI
della Fortezza
-
Si evidenzia la
pericolosità dell’inserimento di una linea stradale ad importanza vitale per le
comunicazioni urbane entro una falda e su terreni oggetto di interventi e opere
storiche mal valutate in anni recentissimi
come il parcheggio costruito in aderenza alla Fortezza, che avrebbe
dovuto essere del tutto sotterraneo ma che tale non fu per via delle acque di
falda prorompenti.
Gli interventi sulla
falda della zona in oggetto sono valutati come pericolosi, atti a provocare
dissesti sulle strutture della Fortezza e sugli edifici circostanti il corso
del Mugnone, non ultima la bellissima Chiesa Russo Ortodossa di Via Leone X, e
su tutti i fabbricati abitativi che circa vent’anni fa furono investiti dalle
acque del Mugnone in piena e dalla risalita delle acque di falda.
-
Tutta la zona
del Quartiere 5 di Rifredi sarà inoltre
investita dal sottattraversamento dell Linea ferroviaria Alta Velocità (
TAV) pur essendo posta ad una quota superiore rispetto
all’Arno, storicamente oggetto di esondazioni dei numerosi corsi torrentizi, e
poggia su terreni pregni di acque provenienti dal versante nord. Tutte le opere
progettate e in corso di realizzazione attuale (o prossima), andranno a creare
CINTURE SOTTERRANEE DI SBARRAMENTO AL NATURALE DEFLUSSO DELLE ACQUE VERSO
L’ARNO.
-
VANNO A
PRECOSTITUIRE CAUSE E RAGIONI DELLE FUTURE ALLUVIONI DI FIRENZE.
I vincoli paesaggistici
vengono purtroppo aggirati dalle varie Amministrazioni perché la loro
violazione non costituisce reato penale. Ma tuttavia esistono:
D.M. 25/5/1955. Per Decreto Ministeriale è stata
vincolata la zona dei Viali e l’estensione oltre i Viali stessi per 400 metri con la seguente
motivazione, che tuttavia oggi appare largamente superata:
“ Riconosciuto che i
viali di circonvallazione predetti insieme con le costruzioni e i giardini, per
lo stretto rapporto ivi esistente e per la vegetazione e per gli edifici,
formano un complesso caratteristico e singolare di valore estetico e
tradizionale.”
Alla luce di quanto sopra, oggi bisogna
riconoscere che pur non essendo beni
compresi fra quelli elencati all’ art. 10. 1. comma a, b, c; .3. comma a, b, c,
e successivi ( del Codice dei Beni Culturali), la zona dei Viali e Via dello
Statuto, e Viali lungo il Mugnone, rientrano nel Titolo di Bene Culturale così
definito dalla Legge: “ sono beni culturali le cose immobili e mobili
appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali,
nonché ad altro ente pubblico…….che presentano interesse artistico, storico……”
Si potrà osservare
che “manca il vincolo diretto, manca la notifica”, e ci si chiede perché
manchi, comunque per la storia dell’urbanistica di Firenze e per il COMUNE
SENTIRE DEGLI ABITANTI la fascia urbana che nasce dall’ampliamento di Firenze
nella seconda metà del XIX sec e che si sviluppa attorno e si snoda attorno a nodi storici
monumentali, HA VALORE STORICO E IDENTITARIO.
Non si comprende la
ragione del mantenimento di una norma così superata su questa zona della città
dal momento che gli interventi di Giuseppe Poggi, non solo per Firenze ma per
la storia dell’Urbanistica italiana, costituiscono STORIA e non solo estetica e
tradizione, appunto storia dello sviluppo urbano fra l’800 e il ‘900, con tutte le relative
memorie.
Si rimanda all’attenzione
della locale Soprintendenza e al Ministero competente.
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