domenica 8 giugno 2008

Firenze, a morte gli alberi !

postato da Stefano Deliperi [08/06/2008 19:01]



Suonano, suonano, suonano senza pausa forte campanelli d'allarme, con veemenza, da parte di decine di migliaia di fiorentini con il referendum del febbraio scorso, con manifestazioni di piazza, con denunce, con appelli, ma  l'attuale Amministrazione comunale fiorentina continua a far orecchie da mercante e a non voler sentire ragioni: le linee del sistema tranviario si devono fare così e basta.  A nulla giovano le alternative che salverebbero alberi e centro storico, a nulla servono le inchieste giudiziarie contro l'inquinamento atmosferico, a nulla serve un briciolo di buon senso e si vanno a piantare alberelli striminziti al posto di alberi secolari ad alto fusto !   A nulla servono tanti esempi di altre realtà cittadine dove, giustamente, convivono viali alberati e linee tranviarie.   Ad iniziare dagli alberi di Viale Morgagni, vanno buttati giù tutti quelli che ostacolano i lavori delle linee 2 e 3 del sistema tranviario.   Anche nel pieno del periodo della nidificazione, in palese contrasto con le normative comunitarie e nazionali in materia. Per questo (esposti del 18 e 27 maggio 2008) l'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico ha inoltrato ricorso per violazione della normativa comunitaria (art. 226 del trattato U.E.) alla Commissione europea, ai Carabinieri del N.O.E. fiorentino, alla Polizia Municipale, al Corpo forestale dello Stato, chiedendo la sospensione immediata dei lavori al Sindaco di Firenze.    La Commissione europea ha già dato comunicazione di aver aperto una fase preliminare di accertamenti.    Infatti, nel caso specifico, l'art. 5 della direttiva n. 79/409/CEE sulla tutela dell'avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e successive modifiche ed integrazioni, comporta in favore di "tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri" (art. 1 della direttiva) "il divieto:
a) di ucciderli o di catturarli deliberatamente con qualsiasi metodo;
b) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi;
c) di raccogliere le uova nell'ambiente naturale e di detenerle anche vuote;
d) di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza
quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva;
e) di detenere le specie di cui sono vietate la caccia e la cattura".
E' fuori di dubbio, quindi, che qualsiasi taglio di alberi nel periodo della nidificazione appaia in radicale contrasto con gli obiettivi della direttiva medesima.   Paradossalmente ed opportunamente il regolamento comunale di Firenze per la tutela degli animali (deliberazione Consiglio comunale n. 285 del 3 maggio 1999) vieta (art. 10) qualsiasi "molestia" alla fauna selvatica autoctona nel territorio comunale (con esclusione dell'attività di caccia secondo le leggi e provvedimenti amministrativi regolatori) con sanzione amministrativa (art. 31) da euro 171,98 a euro 516,45 per i trasgressori.
Inoltre, i progetti di "sistemi di trasporto a guida vincolata (tramvie e metropolitane, funicolari o simili linee di natura similare, esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di passeggeri)" devono essere sottoposti al preventivo e vincolante procedimento di verifica preventiva - "screening" (direttiva n. 97/11/CE, allegato II, 10, lettera g; D.P.R. 12 aprile 1996 e successive modifiche ed integrazioni, art. 10, allegato B, punto 7, lettera l).   In proposito non si è a conoscenza dell'avvenuto svolgimento della suddetta procedura e della relativa conclusione positiva per lo svolgimento dei lavori, di competenza provinciale, in quanto interessante il territorio di più Comuni (artt. 7, comma 4°, e 11, comma 1° - allegato B 3, punto 2, lettera e, della legge regionale Toscana n. 79/1998).     Si ha notizia esclusivamente del deposito da parte del Comune di Firenze - Direzione nuove infrastrutture - Staff progettazione tramvia di un progetto definitivo per la realizzazione della linea 3 tramviaria (Viale Strozzi - Careggi) - valutazione di impatto ambientale, procedura di verifica, rapporto istruttorio nel marzo 2003, quasi certamente relativo a progetto differente da quello attuale.   Infatti, si ha notizia (vds. il sito ufficiale del progetto tramvia, http://www.tramvia.fi.it/, 23 dicembre 2007), che la Giunta municipale di Firenze ha approvato con deliberazione del 21 dicembre 2007 i progetti definitivi revisionati delle linee 2 e 3 (1° lotto), con le indicazioni per i successivi progetti esecutivi.          Si ritiene, quindi, che il mancato assoggettamento ad un'unica procedura di screening o "verifica preventiva" comporti - come nel caso in argomento - il grave rischio del mancato rispetto degli obiettivi propri delle direttive comunitarie in materia di V.I.A. con le intuibili conseguenze sul piano della salvaguardia ambientale e storico-culturale, così come autorevolmente affermato dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale.
Conseguentemente, varie associazioni (come Italia Nostra, Uomo Natura Animali - U.N.A., ecc.) e Comitati fiorentini (dal Comitato popolare di Rifredi al Comitato Salviamo Firenze, al Comitato ex Panificio Militare, ecc.) hanno inoltrato analoghi ricorsi.   Alle proteste, azioni, contestazioni dei cittadini l'Amministrazione comunale e le forze politiche di maggioranza continuano a replicare con sufficienza, quando non con disprezzo ingiuriante: l'Assessore comunale della difesa dell'ambiente Claudio Del Lungo, dei Verdi (?!?), ha addirittura invitato i cittadini che si oppongono a questo progetto di tramvia "a scendere nelle fogne" anziché salire sugli alberi per difenderli.  Certe affermazioni ed i loro autori si qualificano da soli.  Eppure proprio a Firenze Qualcuno scrisse: "fatti non foste a viver com'a bruti, ma per seguir virtute e conoscenza".   Secoli addietro, altri tempi.  Purtroppo.   E allora. avanti, fermi come paracarri, un presidio e nuovi esposti per salvare gli alberi di Viale Morgagni.
Gruppo d'Intervento Giuridico

Qui potete leggere uno Studio sugli effetti dell'abbattimento degli alberi per la realizzazione delle linee 2 e 3 del sistema tranviario fiorentino, curato dall'Istituto protezione delle piante del C.N.R. (sede di Firenze).

 
Lettera aperta di un gruppo di residenti al Governo

      Siamo un gruppo di residenti della zona del viale Morgagni, a Firenze, e ci rivolgiamo a Voi per la salvaguardia del verde cittadino. Ci riferiamo in particolare alle alberature del nostro viale che l'amministrazione comunale, con giustificazioni variabili, non documentate e fuori da ogni logica, sta facendo inesorabilmente abbattere.   La strada è infatti interessata dai lavori per lo spostamento dei sottoservizi, necessari per realizzare una delle linee tranviarie (la linea 3). Si tratta di un progetto estremamente discutibile, che rischia, a causa del percorso scelto, di creare più problemi di traffico rispetto a quelli che risolverà, e che è stato oggetto di numerose contestazioni da parte dei cittadini, culminate nel referendum consultivo del 17 febbraio, in cui la maggioranza dei votanti si è espressa contro.   Riguardo alle alberature del viale Morgagni, premettiamo che non c'è stato negli ultimi venti anni nessun tipo di intervento sulla loro manutenzione (come ci è stato confessato più volte, a causa della mancanza di personale). In un primo momento fu detto che le piante erano "tutte malate" e ne sono state abbattute otto. Su nostra richiesta scritta, fu pubblicata due mesi dopo una scheda riguardante il loro stato di salute: da essa risultava, nel mese di agosto 2007, che il 91% degli alberi era sano. In un secondo tempo l'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo addusse a giustificazione del taglio la necessità di rinnovare le alberature, le cui chiome erano "fuori sagoma". Infine è stato detto che gli alberi venivano abbattuti per far posto alle ruspe per i lavori dei sottoservizi. E ciò in mancanza di autorizzazione scritta per il loro abbattimento. Vale la pena ricordare che il sindaco Domenici è già stato condannato per la stessa infrazione: abbattimento di alberi non giustificato da inderogabile necessità, nei pressi della Fortezza da Basso.   Prima dell'abbattimento del primo filare, in occasione di un incontro con l'assessore Del Lungo, alcuni cittadini presentarono una bozza di progetto secondo la quale era possibile salvare tutte le alberature del viale. Purtroppo la proposta fu respinta senza appello, secondo modalità a nostro parere pericolosamente anti-democratiche. Del resto i cittadini non sono mai stati coinvolti direttamente in queste decisioni, né dal sindaco, né dall'assessore: ogni comunicazione è avvenuta a mezzo stampa e sostanzialmente in modo tale che siamo stati messi di fronte al fatto compiuto; spesso non ci sono state risparmiate pesanti offese verbali.   Ad oggi, inoltre, il Comune propone un tavolo di concertazione sulla mobilità e sull'ambiente, ma escludendo la partecipazione ad esso di qualunque comitato di cittadini.   Successivamente ai primi abbattimenti, si è scoperta l'esistenza di grosse falde acquifere nel sottosuolo, composto prevalentemente di argilla, che, privato delle radici dei grandi alberi e dopo le pesanti cantierizzazioni avvenute, sta pericolosamente franando verso il fiume adiacente. Le case presentano già crepe e intasamenti nelle reti fognarie, l'asfalto cede a vista d'occhio e gli stessi addetti ai lavori hanno ammesso il grosso problema. Ad oggi non è stato attivato nessuno screening preventivo, e nessun avviso di pericolo è stato notificato ai cittadini se non tardivamente, dopo le proteste.   Ricordiamo inoltre che il viale Morgagni è un viale monumentale, dedicato ai Caduti della Grande Guerra, come ampiamente documentato da giornali, libri e riviste dell'epoca. I nominativi dei Caduti tuttavia non sono mai stati trovati, malgrado le richieste della popolazione del quartiere e malgrado le leggi in vigore, per cui il viale della Rimembranza, nonostante sia il primo ad essere stato istituito in Italia, non è stato riconosciuto tale dalla Sovrintendente ai Beni Storici ed Artistici della città, dott.ssa Grifoni.     Un'altra beffa per i residenti è stata la ripiantumazione dei nuovi tigli sul viale Morgagni, avvenuta senza tenere conto della normativa comunale: http://www.comune.firenze.it/comune/regolamenti/rgarb/art6-10.htm#art6.   Da subito toccavano le terrazze, adesso (dopo pochi mesi) i rami raggiungono le finestre, causando disagio agli abitanti e costituendo pericolose "scalette" a vantaggio dei ladri (alleghiamo foto).  Inoltre le modalità della ripiantumazione, a causa della scarsità di spazio e di terra a disposizione, fanno presumere un'aspettativa di vita assai limitata: alcuni dei nuovi alberi già manifestano uno stato di sofferenza.  Molti cittadini e forze politiche hanno inoltrato interrogazioni ed esposti per la difesa delle alberature esistenti: per ultimo quello, sottoscritto da diverse associazioni, per un'urgente richiesta di sospensione degli abbattimenti, rivolta alla protezione dell'avifauna in loco durante il periodo di nidificazione, come da legge in vigore.  Ma il Comune appare incurante delle leggi e dell'ambiente da proteggere, come dimostrano anche i cantieri assolutamente fuori norma sanitaria e di sicurezza: abbiamo visto enormi nuvole di polvere che entravano dentro ai bar, alberi tagliati di netto alle 8 di mattina senza alcuna copertura di sicurezza, con rami che cadevano ad un metro dai passanti e sotto gli occhi sorpresi di ciclisti e dei molti bambini diretti a scuola. Siamo cittadini di tutti i colori politici, che dignitosamente stanno lottando per la loro salute. L'inquinamento urbano è assolutamente allarmante e il sindaco ne è il primo responsabile. Siamo convinti che l'attuale progetto tranviario, così come è stato concepito, lungi dal risolvere i problemi, peggiorerà la situazione del traffico e dell'inquinamento.  Siamo cittadini che chiedono il rispetto dei diritti civili e della democrazia, e ottengono in risposta mancanza di ascolto e pesanti offese: i nostri amministratori ci hanno chiamati insipienti, bischeri, hezbollah, neofascisti e persino topi di fogna. Noi ci chiediamo: dov'è lo Stato? Dove sono finite la nostra cultura e la civiltà di questo bellissimo Paese?  RingraziandoVi dell'attenzione e fiduciosi di un Vostro possibile intervento, porgiamo i nostri più cari saluti,

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