domenica 2 agosto 2015

SEGNALAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA E AL MINISTERO DELL'AMBIENTE: NON SI INTERRANO I LAGHI DELLE ZPS!!!!

SEGNALAZIONE/ESPOSTO

PREMESSO:
-CHE Il 20 marzo 2003 (http://www.altalex.com/documents/news/2003/03/29/protezione-uccelli-selvatici-italia-ha-violato-la-direttiva-europea) la Corte di Giustizia Europea condannava l’Italia per non aver classificato in misura sufficiente come zone di protezione speciale (in prosieguo: le "ZPS") i territori più idonei, per numero e per superficie, alla conservazione delle specie di cui all'allegato I della direttiva del Consiglio 2 aprile 1979, 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici e delle altre specie migratrici che ritornano regolarmente in Italia.
- CHE in seguito alla condanna sono state istituite zone di protezione speciale anche in Toscana con deliberazione della Giunta Regionale del 5 luglio 2004, no. 644 fra le quali il Sito IT5140011 denominato Stagni della Piana Fiorentina riconoscendone l’estrema importanza come area umida fondamentale per le specie di cui alle Direttive.

In seguito ampliata (vedo Mappa 2010) .

- CHE qualsiasi progetto insista su una ZPS è soggetta alla Procedura obbligatoria e preventiva (art. 6, par. 3 Dir. Habitat) normata dall’art. 5 del DPR
357/1997 e s.m.i secondo Direttiva 79/409/CEE
‘Uccelli’ 1979 sostituita dalla Direttiva 147/2009/C
E (ZPS)
Direttiva 92/43/CEE
‘Habitat’ 1992 (pSIC>SIC>ZSC)
DPR n. 357/1997 e DPR n. 120/2003
Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/4
3/CE relativa
alla conservazione degli habitat naturali e seminati
urali, nonché della flora e della fauna selvatiche
D.M. 17/10/2007
Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione
relative a Zone
Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione
Speciale (ZPS)
D. Lgs n° 121/2011
Attuazione della Direttiva 2008/99 sulla tutela penale dell’ambiente (che introduce
modifiche al Codice Penale cod. 727bis e 733bis relativi a relativi alla uccisione, cattura, prelievo,
detenzione e distruzione o deterioramento di specie
e habitat di specie o habitat naturali tutelati d
alle direttiva

-Che la rappresentazione delle Zone protette sia nell'una che nell'altra planimetria risulta essere molto poco realistica perchè proiettata su una base cartografica "antica" che non rappresenta le trasformazioni del territorio intervenute dal dopoguerra in poi, talché le Zone protette mancano di ogni rapporto  con le espansioni edilizie di Firenze e di tutti i comuni confinanti,  con le infrastrutture fondamentali come l'Autostrada Firenze Mare ed il raccordo con la A1, la FI Pi Li, la tramvia, lo "Scavalco di Castello", tutte le zone di espansione industriale ad esempio dell'Osmannoro e di Capalle, con  tutte le strade a scorrimento veloce che hanno profondissimamente alterato l'assetto del territorio in questione.
Da tali omissioni si ricava una rappresentazione "idilliaca"  di un territorio che differentemente da come appare dalle carte di cui sopra, ha sofferto e soffre per una estesa edificazione, per una modifica degli alvei naturali delle acque di superficie, dell'assetto originariamente agricolo, assetto che, ripetiamo non è più esistente.
La carenza di rappresentazione che stiamo lamentando rende quasi impossibile verificare se la rappresentazione delle zone umide corrisponda alla reale loro esistenza, consistenza e possibilità di permanenza!
- che nonostante regolare domanda di accesso presentata congiuntamente dal nostro comitato e dalla Consigliera Comunale Silvia Noferi del M5Stelle al Ministero e alla Regione inoltrata il 12 maggio 2015, non abbiamo mai ricevuto copia o accesso a visione della RELAZIONE DI INCIDENZA obbligatoria della costruzione della SCUOLA PER SOTTUFFICIALI (http://www.lineefuture.it/peretola-la-scuola-marescialli-e-proprio-di-fronte-alla-pista/), che insiste invece proprio sul territorio dichiarato “protetto” dalle Direttive e Leggi di cui sopra, impattandolo con milioni di metri cubi di cemento!

- che nella RELAZIONE DI INCIDENZA per ampliamento dell'Areoporto Amerigo Vespucci, a pag, 26 : si legge
“ per ciò che riguarda il SIR,SIC, ZPS “Lago di Peretola”, non vi è un preciso piano di gestione coordinato a livello pubblico e l'area resta soggetta alla gestione operata dai soggetti privati che hanno in affitto i terreni”
con questa affermazione svalutando sia l'importanza del Lago sia la sua gestione oggetto di gestione e tutela da parte della maggiori Associazioni Ambientaliste (Lega Ambiente specificatamente su propria gestione del Lago di Peretola (http://eravamoamicidellapiana.blogspot.it/2011/03/una-buona-notizia-per-il-lago.html) e ricorso precedente (2007) del WWF per la protezione dell'avifauna negli Stagni della Piana fiorentina (http://www.lanazione.it/firenze/2007/11/01/44850-caccia_vieta_pallini_piombo_aree_umide.shtml)


A pagina 39 della stessa Relazione apprendiamo inoltre addirittura che :

“per l'ecosistema lacustre denominato ‘
Lago di Peretola
’, facente parte del
SIR-SIC-ZPS Stagni della
Piana Fiorentina e Pratese
è previsto l’interramento!!!!!!!!!!!”

Tutto ciò premesso, il Comitato Cittadini per gli Alberi chiede che si intervenga immediatamente in tutela della ZPS STAGNI DELLA PIANA FIORENTINA E PRATESE, INCLUSO IL LAGO DI PERETOLA, a rischio di INTERRAMENTO.

In mancanza di un immediato, preciso intervento sanzionatorio, si aprirebbe una pericolosa spirale di progetti che di fatto potrebbero distruggere “legalmente” le ZPS dietro il paravento di aleatorie “opere di compensazione” che pero' non assicurano la salvaguardia primaria di tutte le ZPS, ovvero la loro stessa ESISTENZA (Vedi “interramento”). Se questo principio passasse, soprattutto per gli specchi in teoria “riproducibili” artificialmente anche altrove, si darebbe l'avvio a speculazioni in grado di eliminare per sempre le aree umide sempre più preziose per il nostro eco-sistema; nel nostro caso specifico l'area di Peretola costituisce da sempre un'importantissima cassa di espansione anti-alluvioni e per quanto riguarda le rotte migratorie degli uccelli acquatici di cui al presente esposto, é menzionata come area di sosta delle gru fin dai tempi del Boccaccio (Chichibio e la Gru: Decamerone).
Tralasciando altri importanti aspetti oggetto di altre segnalazioni (pericolosità dell'areoporto per motivi tecnici, vedi relazione Generale Aereonautica Battisti (http://www.pisanews.net/questione-aeroporto-lesposto-presentato-dagli-amici-di-pisa-alle-procure-di-pisa-e-firenze/) contiamo su una vostra risposta e intervento in seguito alla nostra segnalazione che giunge ultima di tutta una serie di esposti e ricorsi di organismi ben più importanti del nostro umile comitato (Vedi allerta studio Università di Firenze) .
Comitato Cittadini per gli Alberi- Firenze




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