lunedì 23 marzo 2015

RENZI SI AUTOCANDIDA A RILEVARE IL MINISTERO DEI TRASPORTI AD INTERIM al posto di Lupi? MA ANCHE LUI SENZA INCALZA NON CAPIREBBE LA DIFFERENZA FRA UNA FERROVIA E UN'AUTOSTRADA: LO DICE LA MAGISTRATURA NELLA SENTENZA CHE LO ASSOLVE!

 RENZI SI AUTOCANDIDA A RILEVARE IL MINISTERO DEI TRASPORTI AD INTERIM AL POSTO DI LUPI???? MA ANCHE LUI , SENZA ERCOLE INCALZA, NON CAPIREBBE LA DIFFERENZA FRA UNA FERROVIA E UN'AUTOSTRADA. LO DICEVA LA MAGISTRATURA SOLO POCHI MESI Fa.Riportiamo qui sotto, per ricordarci bene il fatto, o forse per farlo conoscere a chi non ne sa ancora niente, visto il generale silenzio stampa che ha "tutelato" il premier dalle stesse riprovazioni che ora lui elargisce a Lupi, una notizia apparsa su Il Giornale del 25/02/2015 che riferisce che  la condanna di Renzi alla Corte dei Conti è stata annullata in appello solo perchè, secondo i magistrati che lo hanno assolto, Renzi "NON AVREBBE POTUTO COMPRENDERE IN QUANTO NON ADDETTO AI LAVORI, L'ILLEGITTIMITA' DELLE ASSUNZIONI".Come sempre in Italia la condanna ha finito per riguardare solo gli esecutori delle assunzioni illecite,  oppure dobbiamo credere che davvero Renzi sia incapace di comprendere cosa è illegittimo o no??...In entrambi i casi, non possiamo permettere che guidi un dicastero così importante...chi gli spiegherà, in parole semplici e scandite bene, che mancano seri studi di impatto ambientale delle grandi opere e che i progetti sono vistosamente privi del più elementare buon senso per essere stati voluti per ben altro interesse che quello pubblico? Ma prendiamo per buona questa "incapacità" del Premier accertata in sentenza, e allora facciamogli subito avere il rapporto di Primo Popolo di Florentia sul progetto TRAMVIARIO che impatterà come TAV anche il centro storico, ma semplificato, mi raccomando! altrimenti non lo potrebbe capire, poverino.....

 Da Il Giornale: - Mer, 25/02/2015 - 11:48 Corte dei Conti: "Renzi incapace di percepire l'illegittimità del suo operato"

Assunse quattro funzionari senza titolo alla Provincia a Firenze, ma è stato assolto. Le motivazioni: "Non è un addetto ai lavori. Non poteva capire"


Arrivano le motivazioni della sentenza della Corte dei Conti che ha assolto in appello Matteo Renzi, precedentemente condannato a pagare 14mila euro per le presunte assunzioni illegittime quand'era presidente della Provincia di Firenze.
E con esse arriva anche qualche imbarazzo di troppo per il premier, che si era subito detto sollevato dalla decisione: "la verità viene finalmente ristabilità", aveva tuonato su Twitter. Secondo quanto spiegano i giudici, Renzi è stato assolto perchè il "Collegio ritiene di poter rilevare l’assenza dell’elemento psicologico sufficiente a incardinare la responsabilità amministrativa, in un procedimento amministrativo assistito da garanzie i cui eventuali vizi appaiono di difficile percezione da parte di un ‘non addetto ai lavori’”. In pratica, in quanto "non addetto ai lavori" non sarebbe stato in grado di percepire l'illegittimità del suo operato, che, quindi, rimane illegittimo.
La vicenda risale all'epoca in cui Renzi era il presidente della Provincia di Firenze. Secondo il procuratore contabile aveva inquadrato nel suo staff quattro persone esterne all’amministrazione come funzionari. Una qualifica, questa, che richiede la laurea, ma i quattro non la possedevano. A dare il via alle indagini una denuncia anonima sull’assunzione di Marco Carrai, renzista convinto, all’epoca 29enne, assunto nella segreteria del presidente nonostante fosse privo del titolo necessario. Così per un quinquennio, i quattro avrebbero beneficiato di uno stipendio maggiorato. Una violazione che avrebbe prodotto un danno per l’amministrazione stimato in oltre 2 milioni di euro, ridotto dai giudici di primo grado a un risarcimento di 50mila, di cui circa 14mila euro sono stati posti a carico del presidente. Nel processso era infatti coinvolta una ventina di persone.
Secondo alcuni giuristi, il problema ora diventa anche un altro: il principio rischia di spalancare le porte a un sistema diffuso di elusione della responsabilità erariale. E potrebbe servire, secondo alcuni, anche a mandare assolti nei giudizi di responsabilità i politici di vertice i quali, essendo “non addetti ai lavori” non possono essere ritenuti responsabili degli atti da loro adottati.

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